Rassegna Stampa

Maurizio Martufello e Marco Simeoli in I DUE CIALTRONI
Di Pier Francesco Pingitore

https://www.tusciatimes.eu/vejano-martufello-e-marco-simeoli-in-scena-con-i-due-cialtroni/

https://www.frosinonetoday.it/eventi/teatro/fiuggi-in-scena-i-due-cialtroni-di-pier-francesco-pingitore.html

https://www.romadailynews.it/eventi/i-due-cialtroni-con-martufello-e-marco-simeoli-al-teatro-sala-umberto-dal-2-maggio-0800375/

https://www.buonaseraroma.it/sala-umberto-i-due-cialtroni/

https://www.radioroma.it/2024/04/17/roma-i-due-cialtroni-pingitore-quando/

https://agenparl.eu/2024/04/16/roma-dal-2-al-12-maggio-martufello-e-marco-simeoli-in-scena-con-i-due-cialtroni-presso-la-sala-umberto-regia-di-pierfrancesco-pingitore/

https://www.meddimagazine.info/IT/TeatroLanci/8128/ROMA_DAL_2_AL_12_MAGGIO_MARTUFELLO_E_MARCO_SIMEOLI_In_scena_con_%e2%80%9cI_DUE_CIALTRONI%e2%80%9d_presso_la_SALA_UMBERTO_REGIA_DI_PIERFRANCESCO_PINGITORE

https://www.viviroma.it/index.php?option=com_community&view=events&task=viewevent&eventid=34899&Itemid=128


Paola Quattrini in Ecuba

G. De Sio - L. Morante - F. Montanari - F. Dini in LETTI D'AMORE

Alba Fucens - 2023 

Il grande teatro nell’anfiteatro di Alba Fucens

Alba Fucens – Dopo la presentazione di 7 importanti spettacoli musicali(Nona Sinfonia di Beethoven, Jan Garbarek, PFM, Mannarino, l’opera La Traviata, Orchestra di Piazza Vittorio, Bee Gees Tribute), inseriti nel cartellone estivo di FESTIV’ALBA, Harmonia Novissima annuncia 5 eventi di teatro di prosa, che saranno ugualmente rappresentati nel magico Anfiteatro romano di Alba Fucens, sempre nel periodo 30 luglio-10 agosto.

Una sezione teatrale che vanta, tra gli attori protagonisti, firme prestigiose della prosa italiana: Alessandro Haber, Paola Quattrini, Giuliana De Sio, Laura Morante, Adriano Giannini, Francesco Montanari, Melania Giglio, Elena Ferrantini.

Il 2 agosto sarà Melania Giglio la protagonista dello spettacolo di teatro-musica “AMY WINEHOUSE, l’amore è un gioco a perdere“, con la regia di Daniele Salvo, ispirato alle tappe umane e musicali più significative di Amy Winehouse, incredibile voce e straordinario talento, votato purtroppo all’autodistruzione, ma paradossalmente attratto dall’amore per una vita normale. Una formazione di musicisti accompagnerà la Giglio in questo percorso di una “vita maledetta”.

Il 3 agosto sarà la volta di 4 stelle assolute del teatro italiano, unite dall’amore per Shakespeare, insieme sul palco per recitare in “LETTI D’AMORE. Passioni, intrighi, tradimenti nel mondo shakespeariano“, progetto-spettacolo di Fausto Costantini e Raffaele Fusaro, con Giuliana De Sio, Adriano Giannini, Laura Morante e Francesco Montanari; in totale 7 attori sul palco. Quattro personaggi insonni, durante una notte di domande, si ritrovano a sognare da svegli. Si raccontano paure, desideri, amori e dubbi in uno spettacolo scandito dal ritmo dei versi di Shakespeare. In un tempo in cui siamo un po’ spaesati ed in cerca di soluzioni che ci aiutino a capire le cose, le parole di Shakespeare tornano attuali ed umane.

Poi l’atteso ritorno del Teatro Antico, con due celebri ed immortali tragedie greche, in anfiteatro 4 e 8 agosto: rispettivamente “Ecuba” di Euripide e “Antigone” di Sofocle, entrambe sotto la regia di Livio Galassi. Il 4 agosto un’altra star che ha fatto la storia del migliore palcoscenico nazionale: Paola Quattrini sarà “ECUBA” con la partecipazione di Domenico Pantano, per un totale di 6 attori in scena. Grande prova per la Quattrini, in uno dei testi più alti della drammaturgia di ogni tempo. La tragedia di Ecuba, il suo inconsolabile strazio per la perdita dei suoi cari, della patria, della propria dignità, non è relegata in un mito lontano ma echeggia, purtroppo, di sconsiderata attualità.

L’8 agosto due straordinari e amatissimi interpreti: Alessandro Haber e Elena Ferrantini, con altri 4 attori in scena, rappresenteranno “ANTIGONE”. L’inconciliabile dualismo tra legge dello stato e legge umana, tra giustizia ritenuta ingiusta e pietà ritenuta colpevole, si ripropone irrisolto e ancora attuale dopo oltre duemila e quattrocento anni, interessando e coinvolgendo filosofi, politici, poeti e drammaturghi, nello scorrere dei secoli.

Spazio anche ad una creazione autoctona: una serata, quella del 5 agosto, sarà riservata allo spettacolo “ANCHE I PINK FLOYD POSSONO SBAGLIARE. Storia di lucida follia“, una produzione dell’associazione Teatranti tra tanti, ideata, scritta e diretta da Alessandro Martorelli, con 7 attori marsicani, 9 musicisti, ballerini, videoproiezioni. Uno spettacolo teatrale intenso, che si avvale della forza suggestiva delle canzoni dei Pink Floyd eseguite dal vivo, delle coreografie interattive e dell’utilizzo della computer grafica, che porta davanti agli occhi dello spettatore una storia contemporanea, ironica e amara allo stesso tempo.

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Il grande teatro nell’anfiteatro di Alba Fucens al Festiv’Alba 2023 di Harmonia Novissima. Sul palcoscenico le star dello spettacolo italiano

 20 ore ago  Redazione

AVEZZANO – Dopo la presentazione di 7 importanti spettacoli musicali (Nona Sinfonia di Beethoven, Jan Garbarek, PFM, Mannarino, l’opera La Traviata, Orchestra di Piazza Vittorio, Bee Gees Tribute), inseriti nel cartellone estivo di FESTIV’ALBA, Harmonia Novissima annuncia 5 eventi di teatro di prosa, che saranno ugualmente rappresentati nel magico Anfiteatro romano di Alba Fucens, sempre nel periodo 30 luglio-10 agosto.

Una sezione teatrale che vanta, tra gli attori protagonisti, firme prestigiose della prosa italiana: Alessandro Haber, Paola Quattrini, Giuliana De Sio, Laura Morante, Adriano Giannini, Francesco Montanari, Melania Giglio, Elena Ferrantini.

Il 2 agosto sarà Melania Giglio la protagonista dello spettacolo di teatro-musica “AMY WINEHOUSE, l’amore è un gioco a perdere”, con la regia di Daniele Salvo, ispirato alle tappe umane e musicali più significative di Amy Winehouse, incredibile voce e straordinario talento, votato purtroppo all’autodistruzione, ma paradossalmente attratto dall’amore per una vita normale. Una formazione di musicisti accompagnerà la Giglio in questo percorso di una “vita maledetta”.

Il 3 agosto sarà la volta di 4 stelle assolute del teatro italiano, unite dall’amore per Shakespeare, insieme sul palco per recitare in “LETTI D’AMORE.

Passioni, intrighi, tradimenti nel mondo shakespeariano”, progetto-spettacolo di Fausto Costantini e Raffaele Fusaro, con Giuliana De Sio, Adriano Giannini, Laura Morante e Francesco Montanari; in totale 7 attori sul palco. Quattro personaggi insonni, durante una notte di domande, si ritrovano a sognare da svegli.

Si raccontano paure, desideri, amori e dubbi in uno spettacolo scandito dal ritmo dei versi di Shakespeare. In un tempo in cui siamo un po’ spaesati ed in cerca di soluzioni che ci aiutino a capire le cose, le parole di Shakespeare tornano attuali ed umane.

Poi l’atteso ritorno del Teatro Antico, con due celebri ed immortali tragedie greche, in anfiteatro 4 e 8 agosto: rispettivamente “Ecuba” di Euripide e “Antigone” di Sofocle, entrambe sotto la regia di Livio Galassi.

Il 4 agosto un’altra star che ha fatto la storia del migliore palcoscenico nazionale: Paola Quattrini sarà “ECUBA” con la partecipazione di Domenico Pantano, per un totale di 6 attori in scena.  Grande prova per la Quattrini, in uno dei testi più alti della drammaturgia di ogni tempo.

La tragedia di Ecuba, il suo inconsolabile strazio per la perdita dei suoi cari, della patria, della propria dignità, non è relegata in un mito lontano ma echeggia, purtroppo, di sconsiderata attualità.

L’8 agosto due straordinari e amatissimi interpreti: Alessandro Haber ed Elena Ferrantini, con altri 4 attori in scena, rappresenteranno “ANTIGONE”.

L’inconciliabile dualismo tra legge dello stato e legge umana, tra giustizia ritenuta ingiusta e pietà ritenuta colpevole, si ripropone irrisolto e ancora attuale dopo oltre duemila e quattrocento anni, interessando e coinvolgendo filosofi, politici, poeti e drammaturghi, nello scorrere dei secoli.

Spazio anche ad una creazione autoctona: una serata, quella del 5 agosto, sarà riservata allo spettacolo “ANCHE I PINK FLOYD POSSONO SBAGLIARE. Storia di lucida follia”, una produzione dell’associazione Teatranti tra tanti, ideata, scritta e diretta da Alessandro Martorelli, con 7 attori marsicani, 9 musicisti, ballerini, videoproiezioni.

Uno spettacolo teatrale intenso, che si avvale della forza suggestiva delle canzoni dei Pink Floyd eseguite dal vivo, delle coreografie interattive e dell’utilizzo della computer grafica, che porta davanti agli occhi dello spettatore una storia contemporanea, ironica e amara allo stesso tempo.

Le prevendite saranno attive da lunedì 17 aprile.

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Teatro e prosa nell’anfiteatro romano di Alba Fucens, tutti gli ospiti di Festiv’Alba

 di Redazione Attualità  14 Aprile 2023

Massa d’Albe. Dopo la presentazione di sette importanti spettacoli musicali (Nona Sinfonia di Beethoven, Jan Garbarek, PFM, Mannarino, l’opera La Traviata, Orchestra di Piazza Vittorio, Bee Gees Tribute), inseriti nel cartellone estivo di FESTIV’ALBA, Harmonia Novissima annuncia 5 eventi di teatro di prosa, che saranno ugualmente rappresentati nel magico, sempre nel periodo 30 luglio-10 agosto.

Una sezione teatrale che vanta, tra gli attori protagonisti, firme prestigiose della prosa italiana: Alessandro Haber, Paola Quattrini, Giuliana De Sio, Laura Morante, Adriano Giannini, Francesco Montanari, Melania Giglio, Elena Ferrantini.

Il 2 agosto sarà Melania Giglio la protagonista dello spettacolo di teatro-musica “AMY WINEHOUSE, l’amore è un gioco a perdere”, con la regia di Daniele Salvo, ispirato alle tappe umane e musicali più significative di Amy Winehouse, incredibile voce e straordinario talento, votato purtroppo all’autodistruzione, ma paradossalmente attratto dall’amore per una vita normale. Una formazione di musicisti accompagnerà la Giglio in questo percorso di una “vita maledetta”.

Il 3 agosto sarà la volta di 4 stelle assolute del teatro italiano, unite dall’amore per Shakespeare, insieme sul palco per recitare in “LETTI D’AMORE. Passioni, intrighi, tradimenti nel mondo shakespeariano”, progetto-spettacolo di Fausto Costantini e Raffaele Fusaro, con Giuliana De Sio, Adriano Giannini, Laura Morante e Francesco Montanari; in totale 7 attori sul palco. Quattro personaggi insonni, durante una notte di domande, si ritrovano a sognare da svegli. Si raccontano paure, desideri, amori e dubbi in uno spettacolo scandito dal ritmo dei versi di Shakespeare. In un tempo in cui siamo un po’ spaesati ed in cerca di soluzioni che ci aiutino a capire le cose, le parole di Shakespeare tornano attuali ed umane.

Poi l’atteso ritorno del Teatro Antico, con due celebri ed immortali tragedie greche, in anfiteatro 4 e 8 agosto: rispettivamente “Ecuba” di Euripide e “Antigone” di Sofocle, entrambe sotto la regia di Livio Galassi.

Il 4 agosto un’altra star che ha fatto la storia del migliore palcoscenico nazionale: Paola Quattrini sarà “ECUBA” con la partecipazione di Domenico Pantano, per un totale di 6 attori in scena.  Grande prova per la Quattrini, in uno dei testi più alti della drammaturgia di ogni tempo. La tragedia di Ecuba, il suo inconsolabile strazio per la perdita dei suoi cari, della patria, della propria dignità, non è relegata in un mito lontano ma echeggia, purtroppo, di sconsiderata attualità.

L’8 agosto due straordinari e amatissimi interpreti: Alessandro Haber e Elena Ferrantini, con altri 4 attori in scena, rappresenteranno “ANTIGONE”. L’inconciliabile dualismo tra legge dello stato e legge umana, tra giustizia ritenuta ingiusta e pietà ritenuta colpevole, si ripropone irrisolto e ancora attuale dopo oltre duemila e quattrocento anni, interessando e coinvolgendo filosofi, politici, poeti e drammaturghi, nello scorrere dei secoli.

Spazio anche ad una creazione autoctona: una serata, quella del 5 agosto, sarà riservata allo spettacolo “ANCHE I PINK FLOYD POSSONO SBAGLIARE. Storia di lucida follia”, una produzione dell’associazione Teatranti tra tanti, ideata, scritta e diretta da Alessandro Martorelli, con 7 attori marsicani, 9 musicisti, ballerini, videoproiezioni. Uno spettacolo teatrale intenso, che si avvale della forza suggestiva delle canzoni dei Pink Floyd eseguite dal vivo, delle coreografie interattive e dell’utilizzo della computer grafica, che porta davanti agli occhi dello spettatore una storia contemporanea, ironica e amara allo stesso tempo.

Le prevendite saranno attive da lunedì 17 aprile: online su diyticket.it. Prenota e ritira in ricevitorie Mooney: 06.0406 (num. gratuito). Botteghini del territorio: Liberia Ubik, tabaccheria Fasciani, Punto Informativo ad Avezzano, Info point Tagliacozzo, ristorante L’Anfiteatro di Alba Fucens; Antico Borgo di Albe di Alba Fucens; Birreria La Grolla di Forme; Chiosco La Villa di Massa d’Albe

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Il grande teatro a Festiv’Alba: Haber, De Sio e tanti altri in cartellone

byRedazione AZ Informa 14 Aprile 2023

Avezzano. Dopo la presentazione di 7 importanti spettacoli musicali (Nona Sinfonia di Beethoven, Jan Garbarek, PFM, Mannarino, l’opera La Traviata, Orchestra di Piazza Vittorio, Bee Gees Tribute), inseriti nel cartellone estivo di FESTIV’ALBA, Harmonia Novissima annuncia 5 eventi di teatro di prosa, che saranno ugualmente rappresentati nel magico Anfiteatro romano di Alba Fucens, sempre nel periodo 30 luglio-10 agosto.

Una sezione teatrale che vanta, tra gli attori protagonisti, firme prestigiose della prosa italiana: Alessandro Haber, Paola Quattrini, Giuliana De Sio, Laura Morante, Adriano Giannini, Francesco Montanari, Melania Giglio, Elena Ferrantini.

Il 2 agosto sarà Melania Giglio la protagonista dello spettacolo di teatro-musica “AMY WINEHOUSE, l’amore è un gioco a perdere”, con la regia di Daniele Salvo, ispirato alle tappe umane e musicali più significative di Amy Winehouse, incredibile voce e straordinario talento, votato purtroppo all’autodistruzione, ma paradossalmente attratto dall’amore per una vita normale. Una formazione di musicisti accompagnerà la Giglio in questo percorso di una “vita maledetta”.

Il 3 agosto sarà la volta di 4 stelle assolute del teatro italiano, unite dall’amore per Shakespeare, insieme sul palco per recitare in “LETTI D’AMORE. Passioni, intrighi, tradimenti nel mondo shakespeariano”, progetto-spettacolo di Fausto Costantini e Raffaele Fusaro, con Giuliana De Sio, Adriano Giannini, Laura Morante e Francesco Montanari; in totale 7 attori sul palco. Quattro personaggi insonni, durante una notte di domande, si ritrovano a sognare da svegli. Si raccontano paure, desideri, amori e dubbi in uno spettacolo scandito dal ritmo dei versi di Shakespeare. In un tempo in cui siamo un po’ spaesati ed in cerca di soluzioni che ci aiutino a capire le cose, le parole di Shakespeare tornano attuali ed umane.

Poi l’atteso ritorno del Teatro Antico, con due celebri ed immortali tragedie greche, in anfiteatro 4 e 8 agosto: rispettivamente “Ecuba” di Euripide e “Antigone” di Sofocle, entrambe sotto la regia di Livio Galassi.

Il 4 agosto un’altra star che ha fatto la storia del migliore palcoscenico nazionale: Paola Quattrini sarà “ECUBA” con la partecipazione di Domenico Pantano, per un totale di 6 attori in scena.  Grande prova per la Quattrini, in uno dei testi più alti della drammaturgia di ogni tempo. La tragedia di Ecuba, il suo inconsolabile strazio per la perdita dei suoi cari, della patria, della propria dignità, non è relegata in un mito lontano ma echeggia, purtroppo, di sconsiderata attualità.

L’8 agosto due straordinari e amatissimi interpreti: Alessandro Haber e Elena Ferrantini, con altri 4 attori in scena, rappresenteranno “ANTIGONE“. L’inconciliabile dualismo tra legge dello stato e legge umana, tra giustizia ritenuta ingiusta e pietà ritenuta colpevole, si ripropone irrisolto e ancora attuale dopo oltre duemila e quattrocento anni, interessando e coinvolgendo filosofi, politici, poeti e drammaturghi, nello scorrere dei secoli.

Spazio anche ad una creazione autoctona: una serata, quella del 5 agosto, sarà riservata allo spettacolo “ANCHE I PINK FLOYD POSSONO SBAGLIARE. Storia di lucida follia”, una produzione dell’associazione Teatranti tra tanti, ideata, scritta e diretta da Alessandro Martorelli, con 7 attori marsicani, 9 musicisti, ballerini, videoproiezioni. Uno spettacolo teatrale intenso, che si avvale della forza suggestiva delle canzoni dei Pink Floyd eseguite dal vivo, delle coreografie interattive e dell’utilizzo della computer grafica, che porta davanti agli occhi dello spettatore una storia contemporanea, ironica e amara allo stesso tempo.

Teatro: Haber, De Sio, Morante e Quattrini a Festiv'Alba

Cinque appuntamenti estivi ad Alba Fucens

(ANSA) - MASSA D'ALBE, 14 APR - Gli attori Alessandro Haber, Paola Quattrini, Giuliana De Sio, Laura Morante, Adriano Giannini, Francesco Montanari, Elena Ferrantini, Melania Giglio sono tra i protagonisti del segmento dedicato al teatro di prosa all'interno del cartellone estivo di Festiv'Alba.


Dopo l'annuncio dei primi cinque spettacoli musicali (Jan Garbarek, Pfm, Mannarino, oltre agli omaggi alla Nona Sinfonia di Beethoven e alla Traviata di Verdi) Harmonia Novissima ha annunciato annuncia altrettanti appuntamenti di teatro di prosa ad arricchire il calendario estivo nel caratteristico Anfiteatro romano di Alba Fucens a Massa d'Albe (L'Aquila).


Sarà Melania Giglio, mercoledì 2 agosto, la protagonista dello spettacolo di teatro-musica "Amy Winehouse, l'amore è un gioco a perdere", con la regia di Daniele Salvo, ispirato alle tappe umane e musicali più significative della Winehouse.
Giovedì 3 sarà la volta di quattro stelle del teatro italiano, unite dalla passione per i testi di Shakespeare, insieme sul palco per recitare in "Letti d'Amore. Passioni, intrighi, tradimenti nel mondo shakespeariano", progetto-spettacolo di Fausto Costantini e Raffaele Fusaro, con Giuliana De Sio, Adriano Giannini, Laura Morante e Francesco Montanari; in totale sette attori sul palco.
Poi l'atteso ritorno del teatro antico, con due celebri ed immortali tragedie greche, in anfiteatro venerdì 4 e martedì 8 agosto: rispettivamente "Ecuba" di Euripide e "Antigone" di Sofocle, entrambe sotto la regia di Livio Galassi. Ecuba è interpretata da Paola Quattrini, altra star del teatro italiano.
Lo spettacolo vede la partecipazione di Domenico Pantano, per un totale di sei attori in scena.
Martedì 8 agosto vanno in scena due interpreti straordinari: Alessandro Haber e Elena Ferrantini, con altri quattro attori in scena. Sofocle con l'Antigone rappresenta l'inconciliabile dualismo tra legge dello stato e legge umana, tra giustizia ritenuta ingiusta e pietà ritenuta colpevole. Spazio anche ad una creazione locale: una serata, quella di sabato 5 agosto, sarà riservata allo spettacolo "Anche i Pink Floyd possono sbagliare" di Alessandro Martorelli. (ANSA). 


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TEATRO AD ALBA FUCENS: IN ESTATE SPETTACOLI CON HABER, DE SIO, MORANTE, QUATTRINI E GIGLIO

14 Aprile 2023 12:01

L'AQUILA - ABRUZZOWEB TURISMO, CULTURA

MASSA D’ALBE – Gli attori Alessandro Haber, Paola Quattrini, Giuliana De Sio, Laura Morante, Adriano Giannini, Francesco Montanari, Elena Ferrantini, Melania Giglio sono tra i protagonisti del segmento dedicato al teatro di prosa all’interno del cartellone estivo di Festiv’Alba. Dopo l’annuncio dei primi cinque spettacoli musicali (Jan Garbarek, Pfm, Mannarino, oltre agli omaggi alla Nona Sinfonia di Beethoven e alla Traviata di Verdi) Harmonia Novissima ha annunciato annuncia altrettanti appuntamenti di teatro di prosa ad arricchire il calendario estivo nel caratteristico Anfiteatro romano di Alba Fucens a Massa d’Albe (L’Aquila).Sarà Melania Giglio, mercoledì 2 agosto, la protagonista dello spettacolo di teatro-musica “Amy Winehouse, l’amore è un gioco a perdere”, con la regia di Daniele Salvo, ispirato alle tappe umane e musicali più significative della Winehouse. Giovedì 3 sarà la volta di quattro stelle del teatro italiano, unite dalla passione per i testi di Shakespeare, insieme sul palco per recitare in “Letti d’Amore. Passioni, intrighi, tradimenti nel mondo shakespeariano”, progetto-spettacolo di Fausto Costantini e Raffaele Fusaro, con Giuliana De Sio, Adriano Giannini, Laura Morante e Francesco Montanari; in totale sette attori sul palco. Poi l’atteso ritorno del teatro antico, con due celebri ed immortali tragedie greche, in anfiteatro venerdì 4 e martedì 8 agosto: rispettivamente “Ecuba” di Euripide e “Antigone” di Sofocle, entrambe sotto la regia di Livio Galassi.

Ecuba è interpretata da Paola Quattrini, altra star del teatro italiano. Lo spettacolo vede la partecipazione di Domenico Pantano, per un totale di sei attori in scena. Martedì 8 agosto vanno in scena due interpreti straordinari: Alessandro Haber e Elena Ferrantini, con altri quattro attori in scena.

Sofocle con l’Antigone rappresenta l’inconciliabile dualismo tra legge dello stato e legge umana, tra giustizia ritenuta ingiusta e pietà ritenuta colpevole. Spazio anche ad una creazione locale: una serata, quella di sabato 5 agosto, sarà riservata allo spettacolo “Anche i Pink Floyd possono sbagliare” di Alessandro Martorelli.


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Brindisi al Vinitaly - Assessora alla cultura Marta Ugolini e il direttore artistico dell’Estate Teatrale Veronese Carlo Mangolini / foto ufficio stampa Estate Teatrale Veronese

Dal vino al teatro, svelato al Vinitaly lo spettacolo inaugurale del Festival Shakespeariano per l'Estate Teatrale Veronese

03 aprile 2023 17:57

In scena Giuliana De Sio, Adriano Giannini, Francesco Montanari e Laura Morante: «Sarà un festival portatore di ospiti amati dal pubblico e di omaggi tributati da celebri artisti, per rafforzare il coinvolgimento degli spettatori», ha detto l'assessora Ugolini


L’Estate Teatrale Veronese approda per la prima volta a Vinitaly, il salone internazionale del vino, per celebrare l’eccellenza, tra teatro e cultura enologica. In base a quanto si apprende, infatti, è stata firmata ieri, domenica 2 aprile, all’interno del Padiglione del Veneto, la partnership tra Comune di Verona e Consorzio di Tutela Lessini Durello per il Festival Shakespeariano 2023. Per il secondo anno, lo spumante veronese supporterà lo spettacolo dal vivo al Teatro Romano di Verona.

Il territorio, dunque, "fa rete" per arricchire l’offerta culturale scaligera con nuove serate-evento. Sono previsti omaggi alla storia del Festival che compie quest’anno 75 anni. Un anniversario che sarà celebrato a partire dall’inaugurazione della stagione di prosa. E proprio a Vinitaly, lo spettacolo d’apertura è stato svelato, in anteprima nazionale, dall’assessora alla cultura del Comune di Verona Marta Ugolini, insieme al direttore artistico dell’Estate Teatrale Veronese Carlo Mangolini, ospiti della presidente del Consorzio di Tutela Lessini Durello Diletta Tonello.

Il 6 e 7 luglio, secondo quanto riferito in una nota, i riflettori del Teatro Romano si accenderanno per una prima nazionale con quattro straordinari attori, pronti ad alzare il "sipario" del Festival Shakespeariano di Verona, unico in Italia e secondo in Europa solamente a Stratford-upon-Avon. Debutterà infatti lo spettacolo "Letti d’Amore", in una sera tutta la grandezza e l’universalità della scrittura shakespeariana su un unico palcoscenico. In scena ci saranno Giuliana De Sio, Adriano Giannini, Francesco Montanari e Laura Morante, accompagnati da un quartetto jazz d’eccezione. Insieme saranno Romeo e Giulietta che incarnano gli innamorati sfortunati, Amleto e Ofelia simbolo della passione tormentata, Macbeth e Lady Macbeth gli amanti in carriera, Otello e Desdemona paradigma stesso del dramma della gelosia, Titania e Oberon esempio dell’amore magico e folle, Antonio e Cleopatra divisi tra amore e potere, Caterina e Petruccio incastrati in una relazione tossica. 

Lo spettacolo, dedicato all’amore e al rapporto di coppia, è un omaggio alla storia del Festival legata indissolubilmente al Bardo. Prodotto dal Centro Teatrale Meridionale, in collaborazione con Generazioni Spettacolari ed Estate Teatrale Veronese, il progetto è firmato da Fausto Costantini e scritto insieme a Raffaello Fusaro. «È questo il primo di tre omaggi dedicati ai 75 anni dell’Estate Teatrale, un traguardo di primaria importanza che vogliamo celebrare assieme a tutta la città, supportati dalle realtà d’eccellenza del territorio - ha commentato l’assessora alla cultura del Comune di Verona Marta Ugolini -. Sarà un festival portatore di ospiti amati dal pubblico e di omaggi tributati da celebri artisti, per rafforzare il coinvolgimento degli spettatori, veronesi e non, con l’intento di renderli sempre più protagonisti della vita culturale, in uno dei luoghi simbolo di Verona, il Teatro Romano».

Il direttore artistico dell’Estate Teatrale Veronese Carlo Mangolini ha spiegato: «Se c'è qualcuno che ha saputo scrivere d'amore, quello è stato certamente William Shakespeare. Le coppie celebri protagoniste delle sue pièce teatrali sono infinite, e la cosa più interessante è che rappresentano tantissime tipologie di relazioni diverse nelle quali ciascuno di noi può ritrovarsi. Sono dei topos capaci di definire i più diversi sentimenti che mettono a confronto l’universo maschile e quello femminile. La ricchezza di un festival - ha concluso il direttore Mangolini - sta anche nella sua capacità di creare suggestioni sempre diverse da cui partire, anche per ritrovare il suono originale dei più noti testi shakespeariani». 

La presidente del Consorzio di Tutela Lessini Durello Diletta Tonello ha infine ribadito: «Si tratta di un una grande occasione per le nostre bollicine che riempie di orgoglio i produttori: aver scelto per il secondo anno consecutivo il Lessini Durello per accompagnare una rassegna culturale storicamente così importante significa riconoscere a queste bollicine da vitigno autoctono lo spazio che effettivamente esse meritano».

Lo spettacolo: "Letti d’Amore – Quartetto shakespeariano"

Quattro personaggi insonni, durante una notte di domande, si ritrovano a sognare da svegli. Si raccontano paure, desideri, amori e dubbi in uno spettacolo scandito dal ritmo dei versi di Shakespeare. In un tempo in cui si è tutti un po’ spaesati ed in cerca di soluzioni che aiutino a capire le cose, le parole di Shakespeare tornano attuali ed umane. Alternando incertezze del parlato, frasi di oggi e perfino qualche errore, senza soluzione di continuità, i personaggi si immergono nei versi del Bardo. Legando i temi di Shakespeare al nostro tempo, va in scena un medley di carne, tradimenti, denaro, potere, passione, comico e tragico.

Gli attori, alternandosi in dialoghi e monologhi, giochi di scherma in botta e risposta, miscelano atmosfere e linguaggi in uno spettacolo in cui le parole e le musiche dal vivo comunicano emozioni, eros, sorrisi e poesia. In questo circo notturno i personaggi di Shakespeare probabilmente sono più vivi di molte persone che conosciamo ed ecco che Amleto è uno studente fuori corso divorato dall’ansia per cui ogni scelta è difficile, Giulietta un’innamorata che sa che il tempo giusto per l’amore non esiste, che Shylock presta soldi a strozzo ed usura la sua anima, che l’idea della felicità contiene sempre l’improvviso annuncio del dolore, e che il pazzo, l’amante e il poeta non sono composti che di fantasia. Attraverso le loro scene più rappresentative questi quattro straordinari attori sono chiamati a dimostrare, una volta di più, la grandezza e l’universalità della scrittura shakespeariana.

L’Estate Teatrale Veronese è organizzata dal Comune di Verona, in collaborazione con il circuito teatrale regionale Arteven e il sostegno del ministero della cultura e della Regione Veneto.

Subiaco, al via la stagione di spettacoli al Teatro Narzio

21 Dicembre 2022


Subiaco - Al viaquesta sera la nuova stagione di spettacoli al Teatro Narzio di Subiaco. "Desiderosi di promuovere quel legame indissolubile tra cultura e teatro, -ha affermato il Sindaco Domenico Petrini - abbiamo lavorato ad una stagione che potesse valorizzare il Narzio. In calendario 10 appuntamenti infatti la nostra Città metterà al centro la recitazione, con ospiti importanti, sotto la Direzione Artistica di Fausto Costantini che desidero ringraziare sin da ora per l'impegno messo in campo".

Alessandro Haber e Fausto Costantini al Teatro Francigena di Capranica con “La tentazione del potere”

Si apre la stagione del Teatro Francigena di Capranica il 7 gennaio 2023 alle ore 21.00con Alessandro Haber e Fausto Costantini protagonisti di “La tentazione del potere. Dialoghi immaginari tra Celestino V e Bonifacio VIII”, tratto da L’avventura d’un povero cristiano di Ignazio Silone, l’ultima opera letteraria con la quale vinse il Premio Campiello nel 1968.

Un progetto realizzato con il contributo della Regione Lazio che mira a incentivare gli spettacoli dal vivo e la valorizzazione dei luoghi di interesse culturale, e che anche quest’anno vede la collaborazione del Comune di Capranica con Atcl, il circuito multidisciplinare del Lazio, sostenuto dal MIC – Ministero della Cultura e Regione Lazio, nella realizzazione del cartellone teatrale.

Il testo, scritto in forma teatrale, riprende e conclude idealmente il percorso narrativo di Silone: in esso si ritrova il tema fondamentale del rapporto fra l’individuo e la Chiesa, che si esplica nella figura emblematica di papa Celestino V. Il testo vuole quindi fornire una reinterpretazione attualizzata della burrascosa vicenda di papa Celestino V che, dopo un certo periodo di pontificato, rinunciò alla carica per tornare alla santa vita da eremita. Antagonista della vicenda, insieme alla corruzione generale della Chiesa, il cardinale Caetani che diventerà in seguito papa Bonifacio VIII.

L’opera di Silone si può idealmente dividere in diverse sequenze narrative, dal maggio del 1294 allo stesso mese del 1295. Nella prima, corrispondente al primo dei sei capitoli di cui si compone il testo, introduce il personaggio di Pietro (il futuro papa Celestino) e alcuni suoi compagni di predicazione, evidenziando gli aspetti salienti della personalità di ognuno. Nella seconda (capitoli secondo e terzo), si parla dell’elezione a papa di Celestino V e delle vicende che lo porteranno infine a rinunciare alla carica. Infine, si conclude la storia con la descrizione dell’ultimo anno di vita di Celestino e dei suoi inutili tentativi di sfuggire al successore Bonifacio VIII.

Alessandro Haber, Fausto Costantini a Capranica con “La tentazione del potere”

29 Dicembre 2022

Redazione


CAPRANICA (Viterbo) – Si apre la stagione del Teatro Francigena di Capranica il 7 gennaio 2023 ore 21 con Alessandro Haber e Fausto Costantini protagonisti di “La tentazione del potere. Dialoghi immaginari tra Celestino V e Bonifacio VIII”, tratto da L’avventura d’un povero cristiano di Ignazio Silone, l’ultima opera letteraria con la quale vinse il Premio Campiello nel 1968.

Un progetto realizzato con il contributo della Regione Lazio che mira ad incentivare gli spettacoli dal vivo e la valorizzazione dei luoghi di interesse culturale, e che anche quest’anno vede la collaborazione del Comune di Capranica con Atcl, il circuito multidisciplinare del Lazio, sostenuto dal MIC – Ministero della Cultura e Regione Lazio, nella realizzazione del cartellone teatrale.

Il testo, scritto in forma teatrale, riprende e conclude idealmente il percorso narrativo di Silone: in esso si ritrova il tema fondamentale del rapporto fra l’individuo e la Chiesa, che si esplica nella figura emblematica di papa Celestino V. Il testo vuole quindi fornire una reinterpretazione attualizzata della burrascosa vicenda di papa Celestino V che, dopo un certo periodo di pontificato, rinunciò alla carica per tornare alla santa vita da eremita. Antagonista della vicenda, insieme alla corruzione generale della Chiesa, il cardinale Caetani che diventerà in seguito papa Bonifacio VIII.

L’opera di Silone si può idealmente dividere in diverse sequenze narrative, dal maggio del 1294 allo stesso mese del 1295. Nella prima, corrispondente al primo dei sei capitoli di cui si compone il testo, introduce il personaggio di Pietro (il futuro papa Celestino) e alcuni suoi compagni di predicazione, evidenziando gli aspetti salienti della personalità di ognuno. Nella seconda (capitoli secondo e terzo), si parla dell’elezione a papa di Celestino V e delle vicende che lo porteranno infine a rinunciare alla carica. Infine, si conclude la storia con la descrizione dell’ultimo anno di vita di Celestino e dei suoi inutili tentativi di sfuggire al successore Bonifacio VIII.

È ancora possibile abbonarsi alla stagione, contattando gli uffici del Comune di Capranica secondo le modalità indicate.

Teatro Francigena Largo Ripoll (già Via della Mattonara) – Capranica

Teatro Francigena Capranica: Il 7 gennaio 2023 “La Tentazione del Potere” con Alessandro Haber e Fausto Costantini

Dialoghi immaginari tra Celestino V e Bonifacio VIII, 7 gennaio 2023 ore 21 Teatro Francigena di Capranica

Si apre la stagione del Teatro Francigena di Capranica il 7 gennaio 2023 ore 21 con Alessandro Haber e Fausto Costantini protagonisti di “La tentazione del potere. Dialoghi immaginari tra Celestino V e Bonifacio VIII”, tratto da L’avventura d’un povero cristiano di Ignazio Silone, l’ultima opera letteraria con la quale vinse il Premio Campiello nel 1968.

Un progetto realizzato con il contributo della Regione Lazio che mira ad incentivare gli spettacoli dal vivo e la valorizzazione dei luoghi di interesse culturale, e che anche quest’anno vede la collaborazione del Comune di Capranica con Atcl, il circuito multidisciplinare del Lazio, sostenuto dal MIC – Ministero della Cultura e Regione Lazio, nella realizzazione del cartellone teatrale.

Il testo, scritto in forma teatrale, riprende e conclude idealmente il percorso narrativo di Silone: in esso si ritrova il tema fondamentale del rapporto fra l’individuo e la Chiesa, che si esplica nella figura emblematica di papa Celestino V. Il testo vuole quindi fornire una reinterpretazione attualizzata della burrascosa vicenda di papa Celestino V che, dopo un certo periodo di pontificato, rinunciò alla carica per tornare alla santa vita da eremita. Antagonista della vicenda, insieme alla corruzione generale della Chiesa, il cardinale Caetani che diventerà in seguito papa Bonifacio VIII.

L’opera di Silone si può idealmente dividere in diverse sequenze narrative, dal maggio del 1294 allo stesso mese del 1295. Nella prima, corrispondente al primo dei sei capitoli di cui si compone il testo, introduce il personaggio di Pietro (il futuro papa Celestino) e alcuni suoi compagni di predicazione, evidenziando gli aspetti salienti della personalità di ognuno. Nella seconda (capitoli secondo e terzo), si parla dell’elezione a papa di Celestino V e delle vicende che lo porteranno infine a rinunciare alla carica. Infine, si conclude la storia con la descrizione dell’ultimo anno di vita di Celestino e dei suoi inutili tentativi di sfuggire al successore Bonifacio VIII.


𝐒𝐮𝐛𝐢𝐚𝐜𝐨: 𝐚𝐥 𝐓𝐞𝐚𝐭𝐫𝐨 𝐍𝐚𝐫𝐳𝐢𝐨 𝐮𝐧𝐚 𝐬𝐭𝐫𝐚𝐨𝐫𝐝𝐢𝐧𝐚𝐫𝐢𝐚 𝐎𝐫𝐢𝐚𝐧𝐚 𝐅𝐚𝐥𝐥𝐚𝐜𝐢 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐩𝐫𝐞𝐭𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐚 𝐌𝐚𝐫𝐢𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐆𝐫𝐚𝐯𝐢𝐧𝐞𝐬𝐞 𝐜𝐨𝐧 𝐮𝐧 𝐨𝐬𝐩𝐢𝐭𝐞 𝐝’𝐞𝐜𝐜𝐞𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞

Tra le primarie funzioni del teatro non dobbiamo annoverare solo la catarsi, quel bisogno di tornare al centro di noi dopo un processo che potremmo definire di purificazione.

Teatro deve diventare informazione, conoscenza, dubbio, specchio nel quale trovare la propria verità: queste le sensazioni regalate al pubblico che ha potuto assistere, la scorsa domenica, all’interpretazione attenta e raffinata di Mariella Gravinese nelle vesti di una donna straordinaria, Oriana Fallaci.

È un’attrice Mariella, originaria della Basilicata, nelle cui vene scorre la passione ed il fremito che possono nascere solo dall’incontro tra l’arte ed il calore del Sud della nostra bella Italia.

Nella sua voce, nei suoi gesti, nella scelta di estratti dalle pregevoli opere della scrittrice e giornalista, Oriana è tornata a vivere.

Sì Oriana, perchè Mariella ha saputo restituire il voto della donna prima di quello dell’autorevole firma, orgoglio italiano.

𝗧𝗿𝗮 𝗶 𝗻𝘂𝗺𝗲𝗿𝗼𝘀𝗶 𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗮𝗰𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝗮 𝘃𝗲𝗱𝗲𝗿𝗹𝗮, 𝘂𝗻 𝗼𝘀𝗽𝗶𝘁𝗲 𝗱’𝗲𝗰𝗰𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲, 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗮𝗰𝗰𝗲𝗻𝗻𝗮𝘁𝗼 𝗻𝗲𝗹 𝘁𝗶𝘁𝗼𝗹𝗼: 𝗘𝗱𝗼𝗮𝗿𝗱𝗼 𝗣𝗲𝗿𝗮𝘇𝘇𝗶, 𝗻𝗶𝗽𝗼𝘁𝗲 𝗲𝗱 𝘂𝗻𝗶𝗰𝗼 𝗲𝗿𝗲𝗱𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗙𝗮𝗹𝗹𝗮𝗰𝗶 𝗰𝗵𝗲, 𝗵𝗮 𝗼𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗮𝘁𝗼 𝗹’𝗮𝘁𝘁𝗿𝗶𝗰𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝘂𝗻 𝗯𝗲𝗹𝗹𝗶𝘀𝘀𝗶𝗺𝗼 𝗼𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗳𝗹𝗼𝗿𝗲𝗮𝗹𝗲 𝗼𝗹𝘁𝗿𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗮𝘁𝘁𝗿𝗮𝘃𝗲𝗿𝘀𝗼 𝗹𝗮 𝘀𝘂𝗮 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮.

Lo spettacolo è stato un autentico gioco tra luci ed ombre, reso sul palcoscenico grazie alla sensibile lettura del tecnico, Davide Fabbri.

Un’alternanza che ha fatto da specchio all’anima della Fallaci che, sul finale, mentre la sua interprete si copre il volto dietro l’occhiale da sole con il quale tutti l’abbiamo conosciuta, confessa di non sapere se alla corale ammirazione sia seguita la comprensione del suo affezionato pubblico.

Domanda che probabilmente resterà senza risposta così che ciascuno possa calarsi ancora una volta nelle vesti della Fallaci, come ha fatto la bravissima Mariella Gravinese che consiglio di seguire ancora.

Un personale plauso va al Direttore Artistico, Fausto Costantini, per aver scelto di portare fuori cartellone questo spettacolo importante e non a caso apprezzato anche dagli studenti sublacensi per i quali è stato replicato lunedì mattina.

Valentina Renzetti



Anionews 28/03/2023


FestivalEuromediterraneo di Altomonte anche a dicembre con

quattro appuntamenti

il Festival Euromediterraneo di Altomonte ritorna anche a dicembre con 4 appuntamenti legati all'arte teatrale tenuti da Debora Caprioglio e da Francesco Montanari.


il Festival Euromediterraneo di Altomonte ritorna anche a dicembre con 4 appuntamenti legati all'arte teatrale tenuti da Debora Caprioglio e da Francesco Montanari.

| Il Festival Euromediterraneo di Altomonte ritorna anche a dicembre. Il festival, organizzato dal Comune di Altomonte guidato dal sindaco Gianpietro Coppola con la direzione artistica di Antonio Blandi, che tradizionalmente si svolge d'estate offre due nuovi appuntamenti.

Si tratta degli spettacoli teatrali che vedono protagonisti Debora Caprioglio e Francesco Montanari. 

LaCaprioglio sarà la protagonista dello spettacolo "Callas d'incanto".

Ma l'appuntamento con l'attrice inizierà due ore prima grazie ad Altomonte Open art, la sezione del Festival Euromediterraneo che si occupa delle produzioni originali del festival che ha per tema "Suoni e parole del Mediterraneo".

Il primo incontro sarà proprio con Debora Caprioglio, alle ore 18,00 nel Salone Razzetti del Chiostro dei domenicani, dove terrà un workshop di arte teatrale.

Il giorno seguente, venerdì 16 dicembre, Altomonte Open art raddoppia e il protagonista del workshop di arte teatrale sarà Francesco Montanari sempre alle ore 18,00 nel Salone Razzetti del Chiostro dei domenicani.

Alle 20,00, nello stesso luogo e sempre ad ingresso gratuito, Montanari sarà il protagonista dello spettacolo "Il Processo" tratto dalle opere di Platone "L'Apologia di Socrate" e "Critone".

Per partecipare ai workshop bisogna prenotarsi (possono partecipare 60 persone per ogni workshop). 

Montanari sarà il protagonista dello spettacolo "Il Processo" tratto dalle opere di Platone "L'Apologia di Socrate" e "Critone".

Per partecipare ai workshop bisogna prenotarsi (possono partecipare 60 persone per ogni appuntamento), entro mercoledì 14 dicembre alle ore 18 O tramite mail all'indirizzo altomonteufficioturismo@gmail.com oppure tramite

whatsapp con un messaggio al numero 3334743134

Stagione teatrale all’Idea di Sambuca, subito Debora Caprioglio

Di Veronica Gallo 15 Ottobre, 2022

Domani, 16 ottobre, a partire dalle ore 17, si aprirà la campagna abbonamenti presso il botteghino del teatro l’idea di Sambuca con una programmazione ricca di spettacoli.

Grande debutto il 30 ottobre con Debora Caprioglio che porta in scena “Callas d’Incanto” in occasione del centenario della nascita della “divina”. Numerose le produzioni in programma come “Maruzza Musumeci” di Andrea Camilleri o i protagonisti dei “Cunti” di Giuseppe Pitrè. Ed ancora racconti come “La Famiglia Mezzalira” o le alterne vicende di Bartolomeo Sgargiata; l’esilarante commedia “Coppia aperta quasi spalancata”, il Teatro Sociale di Delia Oddo e le ragazze ospiti della Coopetiva Quadrifoglio o lo spettacolo di Flamengo con canti e danze direttamente dalla penisola iberica.


Teatro comunale L’Idea di Sambuca di Sicilia – il cartellone 2022-2023 si apre con Deborah Caprioglio in Callas d’incanto

19 Ottobre 2022

Sipario aperto dal prossimo 30 ottobre per il Teatro comunale L’Idea di Sambuca di Sicilia: il debutto della nuova stagione 22/23 è affidato a Deborah Caprioglio protagonista di “Callas d’Incanto”, a cento anni dalla nascita della grande artista lirica (New York, 1923).

Numerose le nuove produzioni. Fra le novità Una verde vena di follia, progetto del teatro Biondo dedicato alla vita di Laura Portulano, sfortunata moglie di Luigi Pirandello: in scena il 12 e 13 novembre, dopo il debutto palermitano, Mascia Musy e Chiara Muscato dirette da Emanuela Giordano.

Per la rassegna Natale al teatro tre proposte serali, in vendita e in abbonamento, e spettacoli per le scuole con i tradizionali auguri in sala ai ragazzi (per informazioni e prenotazioni scolastiche per elementari, medie e licei consultare l’apposita pagina su www.teatrolidea.com). Si comincia il 26 e 27 novembre con Agnese Fallongo, Tiziano Caputo e Adriano Evangesti diretti da Raffaele Latagliata nella nuova commedia I Mezzalira. Panni sporchi fritti in casa, e si prosegue il 10 e 11 dicembre con Coppia aperta quasi spalancata, storico spettacolo di Franca Rame e Dario Fo, nell’interpretazione di Manuela Bisanti e Giancarlo Porcari.

Intermezzo (4 dicembre) uno spettacolo a ingresso libero di Teatro sociale, co-prodotto dal teatro l’Idea e la Cooperativa sociale Quadrifoglio di Santa Margherita Belice: La stanza per sé porta in scena le storie vere delle donne vittime di violenza ospiti della Cooperativa e interpretate dalle giovani Delia Oddo, Isabella Sciortino e Gabriella Zito. Chiude la rassegna natalizia il 7 gennaio Comu veni Ferrazzano, le storie di Giuseppe Pitré interpretate da Giuseppe Provinzano.

Il 2023 comincia con la nuova produzione Una compagnia di pazzi (29 gennaio) che chiude la tournée siciliana di Antonio Grosso, mentre l’11 e 12 febbraio è la volta di Lucilla Giagnoni con Vergine Madre, intenso spettacolo dell’attrice toscana e direttrice artistica del teatro Faraggiana di Novara dedicato alla Divina Commedia di Dante Alighieri. Maruzza Musumeci, con Pietro Montandon, ispirato al racconto omonimo di Andrea Camilleri (regia Daniela Ardini), è in cartellone il 4 marzo, mentre la nuova produzione I treni della felicità, con la regia di Laura Sicignano, porta in scena una pagina di storia italiana dimenticata: le adozioni tra il ’46 e il ’47 di bambini meridionali da parte di famiglie del nord Italia, una vicenda di recente riproposta al pubblico dal volume di Giovanni Rinaldi C’ero anch’io su quel treno (Solferino).

La chiusura della stagione è affidata a giovani talenti emergenti: il 1 e 2 aprile in scena il monologo di Delia Oddo M’ama non m’ama, già presentato al Fringe festival di Catania e a seguire Oggi sposo di e con Matteo Cirillo, finalista nella rassegna “Salviamo i talenti 2021” del teatro Vittoria di Roma (15/16 aprile).

Il 21 aprile, in occasione della Giornata della liberazione, è previsto il secondo appuntamento di teatro sociale, con l’allestimento scenico de Le scarpe nuove, dal racconto omonimo di Andrea Camilleri, serata di reading, musica, immagini e incontro con il pubblico a cura di Daniela Bonavia, Gabriella Nicolosi ed Enzo Sciamé (ingresso 5 euro).

Gran finale il 13 maggio con Duende…le parole di Lorca, con gli artisti della compagnia Coral Arte Flamenco, musica, canti e danze sulle note di Spagna.

Biglietti singoli per tutti gli spettacoli e abbonamenti in vendita al botteghino del teatro e on line sul sito www.teatrolidea.com e su Live Ticket.

Teatro:Deborah Caprioglio inaugura stagione L'Idea a Sambuca
Il 30 ottobre con "Callas d'incanto". Un cartellone variegato

Redazione ANSA PALERMO 19 ottobre 2022 

(ANSA) - PALERMO, 19 OTT - Al via dal prossimo 30 ottobre la nuova stagione del Teatro comunale L'Idea di Sambuca di Sicilia: il debutto è affidato a Deborah Caprioglio protagonista di "Callas d'Incanto", a cento anni dalla nascita della grande artista lirica (New York, 1923).

Numerose le nuove produzioni in cartellone.

Fra le novità Una verde vena di follia, progetto del teatro Biondo dedicato alla vita di Laura Portulano, sfortunata moglie di Luigi Pirandello: in scena il 12 e 13 novembre, dopo il debutto palermitano, Mascia Musy e Chiara Muscato dirette da Emanuela Giordano. Per la rassegna Natale al teatro tre proposte serali e spettacoli per le scuole con i tradizionali auguri in sala ai ragazzi. Si comincia il 26 e 27 novembre con Agnese Fallongo, Tiziano Caputo e Adriano Evangesti diretti da Raffaele Latagliata nella nuova commedia I Mezzalira. Panni sporchi fritti in casa, e si prosegue il 10 e 11 dicembre con Coppia aperta quasi spalancata, storico spettacolo di Franca Rame e Dario Fo, nell'interpretazione di Manuela Bisanti e Giancarlo Porcari. Il 4 dicembre) uno spettacolo a ingresso libero di Teatro sociale, co-prodotto dal teatro l'Idea e la Cooperativa sociale Quadrifoglio di Santa Margherita Belice: La stanza per sé porta in scena le storie vere delle donne vittime di violenza ospiti della Cooperativa e interpretate dalle giovani Delia Oddo, Isabella Sciortino e Gabriella Zito. Chiude la rassegna natalizia il 7 gennaio Comu veni Ferrazzano, le storie di Giuseppe Pitré interpretate da Giuseppe Provinzano. Il 2023 comincia con la nuova produzione Una compagnia di pazzi (29 gennaio) che chiude la tournée siciliana di Antonio Grosso, mentre l'11 e 12 febbraio è la volta di Lucilla Giagnoni con Vergine Madre, intenso spettacolo dell'attrice toscana dedicato alla Divina Commedia di Dante Alighieri. Maruzza Musumeci, con Pietro Montandon, ispirato al racconto omonimo di Andrea Camilleri (regia Daniela Ardini), è in cartellone il 4 marzo, mentre la nuova produzione I treni della felicità, con la regia di Laura Sicignano, porta in scena una pagina di storia italiana dimenticata: le adozioni tra il '46 e il '47 di bambini meridionali da parte di famiglie del nord Italia. La chiusura della stagione è affidata a giovani talenti emergenti: il 1 e 2 aprile in scena il monologo di Delia Oddo M'ama non m'ama, e a seguire Oggi sposo di e con Matteo Cirillo, finalista nella rassegna "Salviamo i talenti 2021" del teatro Vittoria di Roma (15/16 aprile). Il 21 aprile, in occasione della Giornata della liberazione, è previsto il secondo appuntamento di teatro sociale, con l'allestimento scenico de Le scarpe nuove, dal racconto omonimo di Andrea Camilleri, serata di reading, musica, immagini e incontro con il pubblico a cura di Daniela Bonavia, Gabriella Nicolosi ed Enzo Sciamé. Gran finale il 13 maggio con Duende…le parole di Lorca, con gli artisti della compagnia Coral Arte Flamenco, musica, canti e danze sulle note di Spagna.

     (ANSA). 

Deborah Caprioglio apre la stagione del teatro L'Idea a Sambuca di Sicilia

Debutto il 30 ottobre nel segno di Maria Callas, per una stagione di rilancio creativo e sociale

Di Redazione 20 ott 2022

SAMBUCA DI SICILIA (Ag). Sipario aperto dal prossimo 30 ottobre per il Teatro comunale L’Idea di Sambuca di Sicilia: il debutto della nuova stagione 22/23 è affidato a Deborah Caprioglio protagonista di “Callas d’Incanto”, a cento anni dalla nascita della grande artista lirica (New York, 1923).

Numerose le nuove produzioni. Fra le novità Una verde vena di follia, progetto del teatro Biondo dedicato alla vita di Laura Portulano, sfortunata moglie di Luigi Pirandello: in scena il 12 e 13 novembre, dopo il debutto palermitano, Mascia Musy e Chiara Muscato dirette da Emanuela Giordano.

Per la rassegna Natale al teatro tre proposte serali, in vendita e in abbonamento, e spettacoli per le scuole con i tradizionali auguri in sala ai ragazzi (per informazioni e prenotazioni scolastiche per elementari, medie e licei consultare l’apposita pagina su www.teatrolidea.com). Si comincia il 26 e 27 novembre con Agnese Fallongo, Tiziano Caputo e Adriano Evangesti diretti da Raffaele Latagliata nella nuova commedia I Mezzalira. Panni sporchi fritti in casa, e si prosegue il 10 e 11 dicembre con Coppia aperta quasi spalancata, storico spettacolo di Franca Rame e Dario Fo, nell’interpretazione di Manuela Bisanti e Giancarlo Porcari.

Intermezzo (4 dicembre) uno spettacolo a ingresso libero di Teatro sociale, co-prodotto dal teatro l’Idea e la Cooperativa sociale Quadrifoglio di Santa Margherita Belice: La stanza per sé porta in scena le storie vere delle donne vittime di violenza ospiti della Cooperativa e interpretate dalle giovani Delia Oddo, Isabella Sciortino e Gabriella Zito. Chiude la rassegna natalizia il 7 gennaio Comu veni Ferrazzano, le storie di Giuseppe Pitré interpretate da Giuseppe Provinzano.

Il 2023 comincia con la nuova produzione Una compagnia di pazzi (29 gennaio) che chiude la tournée siciliana di Antonio Grosso, mentre  l’11 e 12 febbraio è la volta di Lucilla Giagnoni con Vergine Madre, intenso spettacolo dell’attrice toscana e direttrice artistica del teatro Faraggiana di Novara dedicato alla Divina Commedia di Dante Alighieri. Maruzza Musumeci, con Pietro Montandon, ispirato al racconto omonimo di Andrea Camilleri (regia Daniela Ardini), è in cartellone il 4 marzo, mentre la nuova produzione I treni della felicità, con la regia di Laura Sicignano, porta in scena una pagina di storia italiana dimenticata: le adozioni tra il ’46 e il ’47 di bambini meridionali da parte di famiglie del nord Italia, una vicenda di recente riproposta al pubblico dal volume di Giovanni Rinaldi C’ero anch’io su quel treno (Solferino).

La chiusura della stagione è affidata a giovani talenti emergenti: il 1 e 2 aprile in scena il monologo di Delia Oddo M’ama non m’ama, già presentato al Fringe festival di Catania e a seguire Oggi sposo di e con Matteo Cirillo, finalista nella rassegna “Salviamo i talenti 2021” del teatro Vittoria di Roma (15/16 aprile).

Il 21 aprile, in occasione della Giornata della liberazione, è previsto il secondo appuntamento di teatro sociale, con l’allestimento scenico de Le scarpe nuove, dal racconto omonimo di Andrea Camilleri, serata di reading, musica, immagini e incontro con il pubblico a cura di Daniela Bonavia,  Gabriella Nicolosi ed Enzo Sciamé (ingresso 5 euro).

Gran finale  il 13 maggio  con Duende…le parole di Lorca, con gli artisti della compagnia Coral Arte Flamenco, musica, canti e danze sulle note di Spagna.


Teatro comunale L’Idea di Sambuca di Sicilia – il cartellone 2022-2023

Giornale Cittadino Press

Sipario aperto dal prossimo 30 ottobre per il Teatro comunale L’Idea di Sambuca di Sicilia: il debutto della nuova stagione 22/23 è affidato a Deborah Caprioglio protagonista di “Callas d’Incanto”, a cento anni dalla nascita della grande artista lirica (New York, 1923). Numerose le nuove produzioni. Fra le novità Una verde vena di follia, progetto del teatro Biondo dedicato alla vita di Laura Portulano, sfortunata moglie di Luigi Pirandello: in scena il 12 e 13 novembre, dopo il debutto palermitano, Mascia Musy e Chiara Muscato dirette da Emanuela Giordano.


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Francesco Montanari porta in scena Platone, Il processo a Socrate si fa in jeans e camicia

Con una rivisitazione e un adattamento in chiave moderna firmato da Fausto Costantini, Francesco Montanari porta in scena un brano tanto antico quanto attuale per una riflessione a 360 gradi sull’attualità davanti ad un pubblico soprattuto di giovani

di Elena Berchicci 29 Luglio 2022

Socrate e Platone e la vita nel 2022. Sembrano così lontani, eppure sono così vicini. Per i temisoprattuto, mai banali, mai scontati, sempre legati all’attualità e su cui si può parlare, riflettere e discutere ora, come allora. Ed é proprio questo il valore immenso e senza tempo che è venuto fuori dal palco del Teatro Verde ieri sera, giovedì 28 luglio, dove é andato in scena “Il processo”, all’interno di “Adriatika – Festival di percorsi creativi” organizzato da Frentania Teatri.

Con una rivisitazione e un adattamento del testo alla presentazione teatrale firmata da Fausto Costantini che lo ha accompagnato anche in scena, Francesco Montanari ha portato sul palco un’opera tanto antica quanto moderna interpretando il ruolo di Socrate. Una modernità non solo di tematiche, ma anche nel modo di affrontarle, con una scelta dell’abito di scena che si cala perfettamente nella contemporaneità: jeans e camicia.

Su una scena semplice fatta di elementi essenziali, i due attori hanno saputo portare avanti uno spettacolo che è stato un dialogo a due voci, con un botta e risposta di argomentazioni intenso e veloce, mai banale, sempre profondo e con i giusti tempi a scandire parole e concetti. Un monologo poi che si è fatto lungo e intenso, con la voce dell’attore romano a sostenere idee, concetti, riflessioni. In un’analisi dell’attualità di allora, che sembra essere una panoramica a 360 gradi di quello che accade oggi con i temi più che mai attuali: i giovani, la corruzione, l’educazione e le giuste punizioni, e poi le leggi e i giudici, le divinità e la presunzione, i beni materiali e quelli immateriali.

Il pubblico, fatto soprattutto di giovani tornati a teatro per una serata di cultura e riflessione che hanno apprezzato, in religioso silenzio ha ascoltato i due attori lasciandosi trasportare da quei discorsi, dai pensieri e dai loro ragionamenti.

E in conclusione, in tutto il teatro risuona Vivere di Vasco Rossi, su cui i due attori portano a casa l’applauso del pubblico. Perché forse, alla fine, il vero insegnamento é questo: vivere.


Francesco Montanari, chi è l’attore che porta in scena il Processo a Socrate

Una carriera in Rai e talento da vendere: così Francesco Montanari è entrato in scena a Termoli, dopo il successo a Viterbo.

di Annarita Faggioni

Classe ’84, romano e attore di successo in tantissime serie tra cui I Medici. È questo l’identikit di Francesco Montanari, che ha giovedì 28 luglio ha messo in scena “Il Processo a Socrate” a Termoli. Montanari ha adattato L’Apologia di Socrate e il Critone di Platone con una sua sceneggiatura per il teatro. L’avventura è partita dal teatro romano di Ferento (in provincia di Viterbo) lo scorso 23 luglio e ha spiegato le vele ieri al Teatro Verde di Termoli. A seguirlo in quest’avventura vi Fausto Costantini.

Francesco Montanari, chi é: la carriera in Rai e non solo

Francesco Montanari nasce a Roma il 4 ottobre 1984. Si diploma all’Accademia nazionale d’arte drammatica e inizia la sua carriera nel ruolo di Libanese di Romanzo criminale. Partecipa a diverse pellicole di successo, come Oggi Sposi, Tutti al mare, Mala Vita – che gli vale un Nastro d’Argento nel 2015 – Ovunque tu sarai e Le verità. Il vero successo lo ottiene in fiction e serie televisive, soprattutto in Rai. Oltre a I Medici, ha ottenuto ruoli in progetti importanti che ricordano fatti della storia italiana, come Aldo Moro – Il presidente, Boris Giuliano – Un poliziotto a Palermo e Questo è il mio Paese. Ha partecipato anche ad alcuni video musicali, come Ricordami di Tommaso Paradiso. Grandissima anche la fortuna teatrale, con ben 33 opere portate in scena.

Francesco Montanari nel Processo a Socrate: la riscoperta della cultura classica

Nello spettacolo a due voci, Montanari interpreta in chiave moderna il ruolo di Socrate. Nella prima parte c’è un dialogo, mentre nella seconda l’attore avvia un monologo intenso e coinvolgente. I temi sono più contemporanei che mai, eterni per loro natura: la gioventù, le leggi, il rapporto con il divino, la corruzione, i beni immateriali e materiali, la giustizia. Al termine, lo spettacolo di Termoli si è concluso con la canzone di Vasco Rossi Vivere.


Edipo a Colono alla disperata ricerca di un Senso incanta Ferento

Edipo non dimentica per un solo attimo le colpe orrende delle quali, senza saperlo, si è macchiato e neppure il modo in cui Creonte e i figli lo hanno trattato. Ma guarda ormai oltre, alla morte imminente, al destino eterno di eroe che lo attende. E’ la sintesi dello spettacolo andato in scena martedì 26 luglio in serale al Teatro Romano di Ferento in cui lo spettatore è stato trascinato in quella che possiamo definire Tragedia della Fine. Edipo, ormai vecchio e cieco, giunge alla fine del suo viaggio: distrutto dalla Vita, dal Destino, dagli Dei vaga come un mendicante alla disperata ricerca di un Senso. Questa è la premessa su cui si basa l’intero spettacolo. Edipo non è nient’altro che lo specchio dell’essere umano e ne riflette la natura profonda. Le vicende che vive il nostro protagonista non hanno più significato nella loro dimensione individuale e privata ma devono essere restituite al pubblico nella loro dimensione universale e umana. Edipo è dunque “tutti gli uomini” “Edipo a Colono” di Sofocle, traduzione, adattamento e regia di Gina Merulla è stato arricchito dall’eccezionale presenza del Maestro Mamadou Dioume, nel ruolo di Edipo, grande artista internazionale già attore e collaboratore di Peter Brook, fra gli interpreti del capolavoro brookiano “Mahabharata” e di “The Tempest” di Julie Taymor con Helen Mirren. E’stato accompagnato in scena da Fabrizio Ferrari, David Marzi, Alberto Bucco, Carlotta Mancini, Lorenza Sacchetto.

Una stupenda colonna sonora ha condotto gli spettatori a percepire un classico senza tempo grazie ai differenti linguaggi artistici, a nuovi codici espressivi e a una sapiente regia. Lo scenario unico del Teatro di Ferento ne ha caratterizzato la magnificenza della messa in scena. Il pubblico presente, seppure in numero ridotto rispetto alla capienza del meraviglioso teatro, ha gradito e applaudito, una risposta che ci è parsa troppo esigua per una offerta così valida. Andiamo e viviamo il nostro teatro sotto le stelle, riempiamolo di nuovo.


Al teatro Romano di Ferento "Edipo a Colono" con Mamadou Dioume

27 Luglio 2022

Sul palcoscenico con quinte le mura storiche del Teatro Romano di Ferento è andata in scena una rappresentazione di Sofocle (in prima nazionale ha tenuto a precisare Patrizia Natale di Consorzio Teatro Tuscia) un drammaturgo ritenuto tra i maggiori poeti tragici greci “Edipo a Colono”, traduzione testi adattamento e regia di Gina Merulla.

Lo spettacolo che il pubblico ha apprezzato con notevoli e prolungate battute di mani è stato animato dalla disciplina coreutica di Carlotta Mancini, Lorenza Sacchetto, Fabrizio Ferrari, Alberto Bucco e David Mazi, il tutto arricchito dall’eccezionale performance del Maestro Mamadou Dioume, grande artista internazionale già attore e collaboratore di Peter Brook, e prodotto da CTM Centro Teatro Meridionale.

In molti pensavano che una rappresentazione concentrata su Edipo ormai vecchio e cieco giunge alla fine del suo viaggio: distrutto dalla Vita, dal destino, dagli Dei vaga come un mendicante alla disperata ricerca di un Senso, fosse pesante, invece le acclamazioni verso gli artisti hanno fatto comprendere che Sofocle è attuale, quasi vate di una società che fa guerre per bramosia di potere.

I presenti hanno capito e apprezzato la rappresentazione teatrale che ha fatto comprendere come Edipo non è nient’altro che lo specchio dell’essere umano e ne riflette la natura profonda.

Edipo interpretato dalla compagnia CMT è stata la messa in scena di come sono “tutti gli uomini”: la storia, le azioni, le estreme conseguenze e l’epilogo, la storia interiore dell’essere umano.

Il pubblico è stato ipnotizzato dalle espressioni di Mamadou Dioume e di tutti gli artisti presenti sul palcoscenico che hanno fatto vivere un viaggio nell’essere umano accanto a Edipo, dal suo arrivo a Colono fino alla sua discesa negli inferi.

Gli spettatori si sono ritrovati a sentirsi anche loro “Stranieri in terra straniera”, incarnazione di una “Creatura mostruosa” che chiede di essere accolta che desidera solo accettazione, quindi immagine dell’essere umano che cerca la salvezza tanto esteriore quanto interiore.

Ottima la regia di Gina Merulla che partendo dal Teatro di Ricerca ha rivisitato e trasformato un classico senza tempo per mezzo di differenti linguaggi artistici e nuovi codici espressivi derivati dalla positiva contaminazione di Teatro-Musica, danza e arti visive. Gli attori hanno dato vita ad uno spettacolo per mezzo dei testi del tragediografo greco che musica e silenzi hanno esaltato.


Un grande Mamadou Dioume porta sul palco le emozioni e il dolore di "Epido a Colono"

28 Luglio 2022

VITERBO - Anteprima nazionale al teatro romano di Ferento per l'adattamento e la regia di Gina Merulla dell'Edipo a Colono di Sofocle, trasformato in una peformance moderna, arricchito da musica barocca in versione elettronica.

Del dramma greco resta intatto il viaggio psicologico nel dolore, quello della fine verso gli inferi, della violenza, del tradimento anche tra fratelli, delle scelte sbagliate senza ritorno. Sul palco, ovviamente mininal, tre ballerini e una ballerina interpretano con il linguaggio del corpo le vicende del protagonista, che sono raccontate esclusivamente dalla narrazione esterna, nel duale gioco dell'essere protagonisti e, talvolta, compagnia di fila, quando accolgono due attori che interpretano Edipo e la figlia, con la preformance straordinaria di Mamadou Dioume, calato perfettamente nel ruolo dello straniero in terra straniera.

La sua capacità espressiva catalizza lo spettatore, "costretto" a seguire ogni tratto del suo viso per intepretare l'emozione del momento, spesso infinitamente dolorosa: è lui il cuore della tragedia, un ruolo che rispetta ed esalta con la sua immensa bravura. Al suo fianco Fabrizio Facchini, Lorenza Sacchetto, Alberto Bucco, David Marzi e Carlotta Mancini, perfettamente integrati nel progetto della regista Merulla.

Il forte impatto musicale, tratto, tra gli altri, da Vivaldi, Albinoni, Bach, guida per tutta la durata dello spettacolo, sottolineando ogni grido di sofferenza, ogni azione umana, spesso violenta e predatoria, fino alla successiva ricerca dell'espiazione di ogni colpa, che giunge spesso tardiva, come l'accettazione di sé stesso.

Uno spettacolo di Teatro-ricerca composto da numerosi linguaggi, recitazione, musica e danza, che porta nello spettatore l'assorbimento del messaggio inviato alla propria coscienza e trasfroma tutti nell'Epido, alla ricerca della propria identità.

Teresa Pierini

TEATRO CLASSICO TRA MITO E STORIA Tocca all’Edipo a Colono con Mamadou Dioume

2 Agosto 2022

Mandato in archivio con un meritato successo lo spettacolo di improvvisazione teatrale che ha avuto per protagonista un esuberante Paolo Rossi, si avvicina già la data del secondo appuntamento per la VII edizione del Festival del Teatro Classico Tra Mito e Storia, che torna tra le rovine del Palatium romano di Quote San Francesco per la messa in scena dell’Edipo a Colono, che vi aspetta sabato 6 agosto, alle ore 21:30.

Con il secondo appuntamento della manifestazione, quest’anno curata dal GAL Terre Locridee e inserita nel programma di promozione della Locride in qualità di Capitale Italiana della Cultura 2025 e che si fregia della direzione artistica di Elisabetta Pozzi, l’opera di Sofocle, adattata e diretta da Gina Merulla e con protagonista Mamadou Dioume, promette di trasformare in una messa in scena moderna, arricchita da musica barocca in versione elettronica l’antico dramma greco, lasciandone tuttavia intatto il viaggio psicologico nel dolore, quello della fine verso gli inferi, della violenza, del tradimento anche tra fratelli e delle scelte sbagliate senza ritorno.

Sul palco, dei ballerini interpreteranno con il linguaggio del corpo le vicende del protagonista, mentre gli attori catalizzeranno le attenzioni dello spettatore rappresentando il cuore palpitante di questa grandiosa tragedia.

Il forte impatto musicale, tratto, tra gli altri, da Antonio Vivaldi, Tommaso Albinoni e Johann Sebastian Bach, accompagnerà la platea per tutta la durata dello spettacolo, sottolineando ogni grido di sofferenza, ogni azione umana anche violenta e predatoria, fino alla successiva ricerca dell’espiazione di ogni colpa, che giunge spesso tardiva, come l’accettazione di sé stesso.

Uno spettacolo a suo modo sperimentale che ci trasformerà tutti in un Edipo alla disperata ricerca della propria identità.

Una messa in scena che saprà unire con sapienza antichità e modernità senza scordare lo scopo primigenio delle antiche rappresentazioni teatrali greche, quella catarsi tanto decantata da Aristotele che ci farà certamente uscire dal teatro con animo leggero e arricchiti nella mente e nello spirito.

Ricordiamo che sarà possibile acquistare il biglietto all’ingresso degli spettacoli, ma resta consigliato l’acquisto in prevendita presso l’Agenzia Persefone Viaggi, il Bar Scocchieri, il Bar Riviera o l’Edicola Mondadori di Locri.


Festival del Teatro Classico Tra Mito e Storia: a Portigliola tocca all’Edipo a Colono con Mamadou Dioume

Mandato in archivio con un meritato successo lo spettacolo di improvvisazione teatrale che ha avuto per protagonista un esuberante Paolo Rossi, si avvicina già la data del secondo appuntamento per la VII edizione del Festival del Teatro Classico Tra Mito e Storia, che torna tra le rovine del Palatium romano di Quote San Francesco per la messa in scena dell’Edipo a Colono, che vi aspetta sabato 6 agosto, alle ore 21:30.

Con il secondo appuntamento della manifestazione, quest’anno curata dal GAL Terre Locridee e inserita nel programma di promozione della Locride in qualità di Capitale Italiana della Cultura 2025 e che si fregia della direzione artistica di Elisabetta Pozzi, l’opera di Sofocle, adattata e diretta da Gina Merulla e con protagonista Mamadou Dioume promette di trasformare in una messa in scena moderna, arricchita da musica barocca in versione elettronica l’antico dramma greco, lasciandone tuttavia intatto il viaggio psicologico nel dolore, quello della fine verso gli inferi, della violenza, del tradimento anche tra fratelli e delle scelte sbagliate senza ritorno. Sul palco, gli attori interpreteranno con il linguaggio del corpo le vicende del protagonista, catalizzeranno le attenzioni dello spettatore rappresentando il cuore palpitante di questa grandiosa tragedia.

Il forte impatto musicale, tratto, tra gli altri, da Antonio Vivaldi, Tommaso Albinoni e Johann Sebastian Bach, accompagnerà la platea per tutta la durata dello spettacolo, sottolineando ogni grido di sofferenza, ogni azione umana anche violenta e predatoria, fino alla successiva ricerca dell’espiazione di ogni colpa, che giunge spesso tardiva, come l’accettazione di sé stesso.

Uno spettacolo a suo modo sperimentale che ci trasformerà tutti in un Edipo alla disperata ricerca della propria identità.

Una messa in scena che saprà unire con sapienza antichità e modernità senza scordare lo scopo primigenio delle antiche rappresentazioni teatrali greche, quella catarsi tanto decantata da Aristotele che ci farà certamente uscire dal teatro con animo leggero e arricchiti nella mente e nello spirito.


Teatro: l'Edipo a Colone sul monte Adranone con Mamadou Dioume

(ANSA) - PALERMO, 03 AGO - Al via domenica 7 agosto, al tramonto come ormai d'abitudine, la quarta edizione della rassegna teatrale "Lucciole e silenzio" di Monte Adranone, il sito archeologico punico a quasi 1000 metri di altezza a Sambuca di Sicilia.

Due gli appuntamenti di quest'anno per il pubblico amante del teatro classico en plein air: si parte domenica 7 agosto alle 19.15 con l'anteprima in Sicilia (tappe successive del tour Segesta, Eraclea Minoa e Palazzolo Acreide) dell'Edipo a Colono di Sofocle, nell'allestimento scenico di teatro danza e performance del Centro teatrale Meridionale (CTM), teatro Hamlet di Roma e Generazioni spettacolari.

Lo spettacolo, la cui regia è firmata da Gina Merulla (direttore artistico del teatro Hamlet) e l'adattamento scenico di Merulla e Fausto Costantini, vede la partecipazione straordinaria sul palco, nel ruolo di Edipo, dell'attore senegalese Mamadou Dioume - collaboratore del maestro Peter Brook recentemente scomparso - storico interprete del capolavoro di Brook, il Mahabharata. Dioume, con Alberto Bucco, Fabrizio Ferrari, Carlotta Mancini, David Marzi e Lorenza Sacchetto, diretti da Gina Merulla, darà vita alle diverse scene della tragedia sofoclea, presentata al pubblico come performance di teatro e movimento, su una partitura continua di musica, cori funebri dal vivo e voci recitanti che accompagnano le scene plastiche con il testo di Sofocle. La voce di Dioume è di Edoardo Siravo.

Sarà invece all'alba (inizio dello spettacolo ore 06.15) il secondo appuntamento della rassegna, previsto per mercoledì 17 agosto. In scena Elena Tradita di Luca Cedrola, con Viola Graziosi e Graziano Piazza che firma anche la regia. La drammaturgia di Luca Cedrola, ispirata ad Omero, Euripide e Ritzos, esalta senza giudicarla la figura mitica di Elena e della sua bellezza, fonte di ispirazione millenaria nella storia della letteratura in Occidente.

Per raggiungere Adranone saranno disponibili a partire dalle 17.45 le navette allestite dal Comune di Sambuca, in partenza dai parcheggi A e B aperti sulla strada che porta al sito.

(ANSA).


Teatro: quell'Edipo a Colono che ricorda il dramma dei migranti

Domenica 7 agosto sul Monte Adranone in scena con Mamadou Dioume

(ANSA) - PALERMO, 05 AGO - Tornano le serate teatrali per la quarta edizione della Rassegna "Lucciole e silenzio" sul Monte Adranone, l'area archeologica a 1000 metri d'altezza che domina la Valle del Belìce e Sambuca di Sicilia.

Domenica 7 agosto, al tramonto, va in scena l'anteprima nazionale di "Edipo a Colono" di Sofocle, nella rilettura di Gina Merulla, direttrice artistica di Hamlet teatro.

"Un teatro fisico- performativo - dice la regista -, l'idea nasce dal mio incontro con Mamadou Dioume, attore senegalese del gruppo storico di Peter Brook, con cui realizzò il celebre "Mahabharata". Oggi Mamadou ha 77 anni, conosce bene il sentimento acre e terribile dell'abbandono della patria, la solitudine, e più d'ogni altro il sentirsi diverso o rifiutato. Questo lo accomuna al nostro Edipo, che ha subìto i colpi di una sorte avversa. Colpevole e innocente al tempo stesso, ora vaga ramingo verso Colono".

La regista spiega di avere lavorato "sul corpo dell'attore, sulla sua fisicità, ma tutto nasce dal profondo, il corpo obbedisce alle trasformazioni dell'anima, segue l'interiorità.

Ma la storia ovviamente è rispettata totalmente, avremo anche la voce fuori campo di Edoardo Siravo che racconta ciò che è accaduto a Tebe e quello che Edipo vive a Colono, dove trova ospitalità presso il re Teseo". Edipo è la tragedia del destino e dall'inizio alla fine è legato e accompagnato dalle corde, che lo stringono e lo conducono dove forse lui non vuole. " Ma Edipo - osserva Merulla, richiamandosi al tema attuale dei migranti - è anche uno straniero, non viene accolto con benevolenza, anzi gli dicono "liberiamoci dal contagio di quest'uomo", quante assonanze con ciò che viviamo oggi. Lui e la figlia Antigone sono due mendicanti, in cerca di asilo, si danno forza l'uno con l'altra, ma poi Creonte che è diventato re a Tebe gli strapperà Antigone per riportala a casa".

Dopo Adranone lo spettacolo sarà a Segesta, per il Festival l'8, il 9 e il 10 agosto. Del cast fanno parte Alberto Bucco, Fabrizio Ferrari, Carlotta Mancini, David Marzi e Lorenza Sacchetto. Le musiche rivisitate in versione elettronica sono di Albinoni, Vivaldi e Beethoven. (ANSA).


Portigliola. Festival del Teatro Classico: tocca all’Edipo a Colono con Mamadou Dioume

Sabato 6 agosto alle 21:30 secondo appuntamento con il Festival del Teatro Classico Tra Mito e Storia che torna al Palatium romano di Quote San Francesco, a Portigliola, nel reggino, con un grande classico della tragedia greca rivisitato in chiave contemporanea e sperimentale: l’Edipo a Colono.

Con il secondo appuntamento della manifestazione, quest’anno curata dal GAL Terre Locridee e inserita nel programma di promozione della Locride come Capitale Italiana della Cultura 2025 e che si fregia della direzione artistica di Elisabetta Pozzi, l’opera di Sofocle, adattata e diretta da Gina Merulla e con protagonista Mamadou Dioume promette di trasformare in una messa in scena moderna, arricchita da musica barocca in versione elettronica l’antico dramma greco, lasciandone tuttavia intatto il viaggio psicologico nel dolore, quello della fine verso gli inferi, della violenza, del tradimento anche tra fratelli e delle scelte sbagliate senza ritorno.

Sul palco, dei ballerini interpreteranno con il linguaggio del corpo le vicende del protagonista, mentre gli attori catalizzeranno le attenzioni dello spettatore rappresentando il cuore palpitante di questa grandiosa tragedia.

Il forte impatto musicale, tratto, tra gli altri, da Antonio Vivaldi, Tommaso Albinoni e Johann Sebastian Bach,accompagnerà la platea per tutta la durata dello spettacolo, sottolineando ogni grido di sofferenza, ogni azione umana anche violenta e predatoria, fino alla successiva ricerca dell'espiazione di ogni colpa, che giunge spesso tardiva, come l'accettazione di sé stesso.

Uno spettacolo a suo modo sperimentale che ci trasformerà tutti in un Edipo alla disperata ricerca della propria identità.

Una messa in scena che saprà unire con sapienza antichità e modernità senza scordare lo scopo primigenio delle antiche rappresentazioni teatrali greche, quella catarsi tanto decantata da Aristotele che ci farà certamente uscire dal teatro con animo leggero e arricchiti nella mente e nello spirito.

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